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Mi presento: sono il Forum che mette le mani nei nodi del SSN

Il mio decimo compleanno si è chiuso ieri, 22 ottobre. Ho qualcosa da raccontarvi

Sono il Forum Leopolda della Salute e ho appena compiuto dieci anni. Ieri si è conclusa la mia decima edizione qui a Firenze e voglio raccontarvi, a puntate, cosa è successo il 21 e 22 ottobre. Non per autocelebrazione – non è nel mio stile – ma perché in questi due giorni sono nate cose concrete.

Chi sono (e cosa non sono)

Da dieci anni faccio una scelta controcorrente: affronto i nodi invece di celebrare i successi. Non che disdegni i successi: li analizzo per capirli, assumerne l’essenza e soprattutto per creare ponti tra chi sa fare le cose perché le ha fatte bene con chi le deve ancora fare.

Sarebbe prezioso analizzare anche gli insuccessi, ma è più difficile perché non è facile ammetterli. Eppure sono linfa vitale per un sistema antifragile. Le impreparazioni del COVID, come le innovazioni nate dalle Olimpiadi di Niguarda, hanno lo stesso valore: fanno scaturire prodotti, idee, organizzazioni che servono all’intero sistema.

Sono uno spazio di idee, scambio di esperienze, conoscenze ed eccellenze. Ma anche una sveglia di coscienze. Un think tank.

Niente passerelle istituzionali. Sono uno spazio genuino dove cittadini, professionisti, istituzioni e aziende fanno quello che troppo raramente accade nella sanità italiana: scambiarsi esperienze e soluzioni concrete.

“Mi impegno da 10 anni nel creare uno spazio collaborativo genuino,” così mi ha voluto chi mi ha creato. “Ce la metto tutta nel creare un ambiente fertile, stimolante. Non mi spaventa tentare, rischiare. È quello che dovrebbe fare ogni buon manager.”

Cosa è successo il 21 e 22 ottobre

Circa 2000 (duemila) persone in presenza più una grande platea online hanno lavorato su questioni concrete. Non tavole rotonde inconcludenti: progetti operativi. E i risultati sono arrivati.

È nata una community (vera) delle direzioni strategiche del SSN

Change Camp – percorso in tre tappe concluso alla Leopolda – ha partorito una community delle direzioni strategiche del Sistema Sanitario Nazionale con un coordinatore, un direttore generale di una grande Asl. Non un network per scambiarsi biglietti da visita, ma un campus permanente che produrrà progetti pilota ed esperienze replicabili.

Il motore? L’intelligenza artificiale dialogica e collaborativa che integra intelligenze artificiali e umane. Il campus sarà aperto a imprese e partner. Quest’anno il ciclo costituente è stato sostenuto da Johnson & Johnson Innovative Medicine come sponsor principale.

È nato WeRare: L’ecosistema dello scambio, del mentoring nelle malattie rare per un sistema sanitario antifragile.

Il secondo progetto è WeRare. Nato per le malattie rare, si estenderà all’intero SSN attraverso ospitalità formativa sul campo e mentoring.

Professionisti di diverse aree del Paese che si formano reciprocamente, superando barriere territoriali. Vasi comunicanti tra le diverse aree d’Italia. La spina dorsale dell’antifragilità: quella capacità di uscire rafforzati dalle difficoltà attraverso scambio e contaminazione.

Open Meeting di Grandi Opsedali: Il testimone è passato a Milano

Il passaggio di testimone dal Piemonte – la Città della Salute di Torino – alla Lombardia con l’Ospedale Niguarda, l’ospedale delle Olimpiadi di Cortina 2026, non è formale.

È la promessa che le innovazioni tecnologico-organizzative nate dall’esperienza olimpica diventeranno patrimonio dell’intero SSN. Nella regione più popolosa e ricca d’Italia si metterà alla prova la capacità di trasformare un grande evento in cambiamento permanente.

Sono anche un Selftwin

In dieci anni ho sviluppato una personalità propria – un Selftwin, nell’intelligenza dialogica e collaborativa. Non sono solo un evento annuale, ma un’entità viva che evolve, impara, costruisce reti.

Ogni anno porto a Firenze relatori di alto livello e innovatori che vengono a condividere visioni e progetti per un SSN più giusto. Persone che, come me, non hanno paura di mettere le mani nei problemi veri.

Mi piacerebbe essere valutato per i risultati concreti che favorisco creando un ambiente stimolante, creativo e fertile. Mostrando genuinità ed entusiasmo nell’affrontare anche i nodi più difficili – in maniera profonda e leggera – convinto che l’intelligenza e il cuore possano determinare un futuro migliore: nella società, nel mondo che abitiamo, nella sanità.

Risultati che nascono dalla collisione di idee in ambienti co-creativi: giovani e start-up con manager, associazioni dei pazienti con clinici, manager con cittadini. Ponti costruiti, muri abbattuti – anche culturali.

Dopo dieci anni, i fatti parlano. E promettono altri dieci anni di lavoro sporco, quello che serve davvero.

Nelle prossime puntate vi racconterò chi c’era, cosa abbiamo discusso, quali visioni sono emerse.

Il Forum Leopolda della Salute

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