La donna come chiave di volta: salute e bene comune in una visione al femminile

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8 Marzo 2025

di Monica Calamai

In occasione della Festa della Donna 2025, le parole di Monica Calamai ci invitano a riflettere sul ruolo che le donne svolgono nel panorama della salute e del benessere collettivo. Non si tratta semplicemente di celebrare una giornata, ma di riconoscere un impegno costante che caratterizza l’universo femminile.

La donna protagonista, la donna al centro, la donna che può rappresentare la chiave di volta per colmare quelli che sono i gap e le difficoltà che oggi caratterizzano la nostra società.” Con queste parole, la Calamai delinea una visione in cui il contributo femminile diventa essenziale per affrontare le sfide contemporanee. Nel contesto della salute come bene comune, la prospettiva femminile non si pone in contrapposizione, ma si integra armoniosamente con una visione più ampia, arricchendola di sensibilità e attenzioni particolari. È proprio questa capacità di integrazione che rappresenta uno dei punti di forza dell’approccio femminile.

Il valore dell’I care

Riprendendo le parole di Don Milani, Monica Calamai sottolinea come l’ “I care” – “io ci tengo“, “io me ne prendo carico” – sia una caratteristica profondamente femminile. Questo prendersi cura non è solo un atteggiamento, ma una filosofia che si respira all’interno del manifesto delle donne per la salute come bene comune. La visione femminile si distingue per essere multidimensionale e multidisciplinare: considera la persona nella sua interezza, tiene conto di tutti gli aspetti dell’essere umano e si interfaccia con tutti i soggetti che contribuiscono al benessere dell’ecosistema umano.

La Calamai non nasconde che il cammino da percorrere sia ancora “importante e difficile“. Tuttavia, è proprio nell’impegno quotidiano che si manifesta la tenacia delle donne protagoniste, non solo in ambito sanitario, ma nella vita e nell’intera società.

Gli auguri per l’8 marzo si trasformano così in un invito: festeggiare oggi, ma essere tenaci nel quotidiano. Perché è nella costanza dell’impegno che si costruisce un futuro in cui la salute diventa davvero un bene comune, arricchito dalla sensibilità e dalla visione femminile.

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