Giornata Mondiale dell’Infermiere: il commento di Flavia Bordino

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12 Maggio 2025

di Redazione

“Oggi celebriamo una professione che ogni giorno è presenza silenziosa, competenza concreta e cura autentica: quella dell’infermiere. Il 12 maggio non è solo una ricorrenza simbolica, ma un’occasione per riflettere sul valore di un lavoro che si svolge nei reparti, negli ambulatori, nei territori, spesso senza clamore, ma sempre con profonda dedizione.”

Sono queste le parole di Flavia Bordino, coordinatrice infermieristica dell’Area Diagnostica per immagini dell’Ospedale Mauriziano di Torino e referente regionale per Donne Protagoniste in Sanità, in occasione della Giornata Mondiale dell’Infermiere che si celebra oggi, 12 maggio.

“Come coordinatrice infermieristica vivo quotidianamente la complessità e la ricchezza di questa professione,” prosegue Bordino. “Coordinare un’équipe infermieristica significa prendersi cura non solo dei pazienti, ma anche dei professionisti: valorizzarne le competenze, ascoltarne i bisogni, accompagnarli nella crescita. È un ruolo di responsabilità, visione e ascolto, che richiede equilibrio tra organizzazione ed empatia.”

La riflessione della coordinatrice Bordino arriva in un momento importante per la professione. Secondo il rapporto “State of the World’s Nursing 2025“, pubblicato proprio in questi giorni dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, il numero globale di infermieri è cresciuto dai 27,9 milioni nel 2018 ai 29,8 milioni nel 2023. Nonostante questo incremento, il rapporto evidenzia una carenza mondiale di 5,8 milioni di infermieri, con profonde disuguaglianze nella distribuzione geografica.

Il report dell’OMS ci ricorda che nei paesi ad alto reddito come l’Italia, stiamo vivendo un paradosso: da un lato è presente un’alta concentrazione di professionisti, dall’altro si affronta il problema dell’invecchiamento della forza lavoro, con il 19% degli infermieri che andrà in pensione nei prossimi dieci anni.

La Giornata Mondiale dell’Infermiere rappresenta anche un’opportunità per sottolineare l’importanza di investire nella formazione e nel benessere di questi professionisti. Il rapporto dell’OMS rileva infatti che solo il 42% dei paesi ha previsto misure di supporto psicologico per gli infermieri, nonostante le difficoltà vissute durante e dopo la pandemia.

“Valorizzare la professione infermieristica significa riconoscere non solo le competenze tecniche, ma anche la capacità unica di essere presenti, di ascoltare, di accompagnare le persone nei momenti più vulnerabili della loro vita,” conclude Flavia Bordino. “Oggi più che mai, è fondamentale investire nella formazione continua, nella ricerca infermieristica e nelle condizioni di lavoro che permettano agli infermieri di esprimere al meglio il proprio potenziale professionale e umano.”

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