Nino Cartabellotta Top Voice
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Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE e LinkedIn Top Voice Italy, ha lanciato un appello accorato sulla sua pagina LinkedIn, sottolineando una preoccupante realtà del sistema sanitario italiano: “Quando le innovazioni diagnostiche e terapeutiche non sono accessibili in modo equo da tutti, è una sconfitta della ricerca, della scienza e della società“.Questa dichiarazione forte e diretta ha scatenato una vivace discussione, raccogliendo oltre 230 interazioni, 17 condivisioni e 8 commenti da parte di professionisti del settore sanitario e non solo.

Le Reazioni di LinkedIn

Tommy Sconti, Responsabile Centro Servizi Bancopo, ha evidenziato il progressivo deterioramento della sanità pubblica, sottolineando come “la sanità era accessibile ed equa per tutti” fino a poco tempo fa, prima dei tagli e della chiusura di numerosi ospedali. Guido Valobra-de Giovanni, studioso di Psicologia e Shoah, ha espresso amarezza, sottolineando come le innovazioni mediche non abbiano più l’impatto sperato a causa delle barriere nell’accesso: “Va a finire che è come se non fossero state mai scoperte“. Mario Olivieri, pediatra e allergologo, ha evidenziato come il problema dell’equità nell’accesso alle cure sia ormai radicato nel sistema sanitario: “È proprio l’equità che sta andando a pezzi. In modo così profondo che non è neppure più attesa“.

Proposte e Riflessioni

Antonella Zingaro, informatrice farmaceutica, ha suggerito una diversa interpretazione delle parole di Cartabellotta, ipotizzando che intendesse dire: “per la ricerca, per la scienza, per la società“. Salvatore Arcidiacono, esperto in Business Intelligence, ha condiviso una citazione di Henry Ford a sostegno dell’appello di Cartabellotta: “C’è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti“. Eugenia Amabile, fisiatra e responsabile della riabilitazione, ha evidenziato l’importanza di coinvolgere i medici nelle decisioni per ottimizzare i Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali (PTDA).

Conclusioni

Il post di Nino Cartabellotta ha fatto emergere un coro di preoccupazioni e proposte riguardanti il sistema sanitario italiano. Le innovazioni terapeutiche e diagnostiche dovrebbero essere accessibili in modo equo a tutti, ma il deterioramento della sanità pubblica rischia di mettere a repentaglio questo principio fondamentale. È urgente agire per riformare e rafforzare il Sistema Sanitario Nazionale, coinvolgendo medici, pazienti e politici in una discussione costruttiva e proattiva, al fine di garantire l’accesso equo alle cure per tutti i cittadini.

Le riflessioni della redazione

L’accesso alle cure, l’equità e l’appropriatezza dei servizi sanitari sono temi cruciali che saranno ampiamente discussi e approfonditi durante i prossimi Open Meeting del progetto Grandi Ospedali.

Come evidenziato da recenti studi, il sistema sanitario italiano presenta criticità dovute a carenze di risorse economiche, tecnologiche e umane, nonché a disuguaglianze nell’accesso ai servizi sanitari tra le diverse regioni.

Le differenze regionali sono particolarmente marcate in termini di:

  • Spesa sanitaria pro-capite: con il Sud che svantaggia rispetto al Nord.
  • Accesso ai servizi: con condizioni sanitarie peggiori, accesso ai servizi più difficile e tassi di prevenzione più bassi al Sud rispetto al Nord.
  • Personale sanitario: con una carenza diffusa, ulteriormente aggravata da differenze regionali nelle norme e regole organizzative.

Queste criticità rendono l’equità nell’accesso alle cure un obiettivo primario da perseguire.

Nelle condizioni attuali, l’utilizzo di tecnologie innovative, come l’intelligenza artificiale e la telemedicina, può rappresentare una leva fondamentale per migliorare l’efficienza e l’efficacia del sistema sanitario, riducendo le disuguaglianze e garantendo un accesso più equo alle cure per tutti i cittadini.

Gli Open Meeting del progetto Grandi Ospedali rappresentano un’importante occasione per approfondire queste tematiche e individuare soluzioni concrete e condivise per garantire un sistema sanitario più equo ed efficiente per tutti i cittadini.