Il rapporto OASI 2024 del CERGAS Bocconi, presentato il 3 dicembre all’Università Bocconi di Milano, offre un’analisi approfondita e critica del Sistema Sanitario Nazionale (SSN) italiano, evidenziando le sue principali criticità e proponendo soluzioni per migliorarne l’efficienza e la sostenibilità.
Spesa sanitaria italiana: un confronto europeo.
Il rapporto, giunto alla sua 25esima edizione, rivela un dato allarmante: la spesa sanitaria italiana, sia pubblica che privata, è significativamente inferiore rispetto ad altri paesi europei. Mentre Francia, Germania e Regno Unito investono circa il 9-11% del PIL nei loro sistemi sanitari, l’Italia si attesta intorno al 6,3% del PIL13. Questo dato è particolarmente preoccupante considerando che l’Italia è il secondo paese più anziano al mondo, con una popolazione che richiede cure sanitarie sempre più complesse e costose.
Le previsioni per il futuro non sono incoraggianti: si prevede che la spesa sanitaria italiana rimarrà sostanzialmente invariata nel 2025 e 2026. Questa stagnazione potrebbe ulteriormente ampliare il divario con gli altri paesi europei, compromettendo la qualità e l’accessibilità dei servizi sanitari per i cittadini italiani.
Criticità del SSN
Analizziamo le diverse criticità del SSN italiano identificate dal rapporto Oasi:
- Incapacità di far fronte ai bisogni crescenti:il sistema fatica a gestire le esigenze di una popolazione sempre più anziana e con patologie croniche, considerando che il 41% dei residenti in Italia soffre di malattie croniche, mentre 4 milioni di persone sono anziani non autosufficienti1.
- Disomogeneità nei consumi di prestazioni sanitarie:si riscontra una significativa variabilità nei consumi di prestazioni sanitarie tra diverse aree geografiche, che non sembra correlata al reale bisogno epidemiologico.
- Inefficienze e disuguaglianze nell’allocazione delle risorse:il rapporto evidenzia come le risorse non vengano distribuite in modo equo ed efficiente, creando disparità nell’accesso alle cure.
- Carenza di personale sanitario:si registra una grave mancanza di professionisti sanitari, in particolare infermieri, che mette a rischio la capacità del sistema di erogare servizi adeguati.
- Liste d’attesa:il problema delle lunghe liste d’attesa persiste, aggravato dalla mancanza di criteri chiari per la prioritizzazione delle prestazioni3.
L’intervento di Elio Borgonovi
Elio Borgonovi, Presidente del CERGAS Bocconi, ha sottolineato la necessità di una profonda ristrutturazione del Servizio Sanitario Nazionale. Nella sua analisi ha proposto una riprogettazione radicale che vada oltre i semplici “rammendi” strutturali. Infatti, l’accento è stato posto sulla gestione della carenza di personale, suggerendo misure come miglioramenti retributivi e accordi internazionali per attrarre personale infermieristico.
Un altro punto ha riguardato la collaborazione pubblico-privato, ritenuta essenziale per rafforzare le partnership e migliorare i percorsi assistenziali. Anche perché, in vista di una possibile autonomia differenziata, è importante un coordinamento centrale che possa bilanciare le differenze regionali e diffondere le buone pratiche.
Infine, Borgonovi considera fondamentale ricostruire la fiducia tra i vari attori del sistema sanitario, dai pazienti ai medici, fino ai manager. Questa visione olistica può trasformare profondamente l’attuale assetto del Servizio Sanitario Nazionale, proponendo un approccio integrato e strategico per affrontare le sfide attuali.
Considerazioni sui dati e loro attualità
È importante notare che, nonostante il rapporto OASI 2024 sia stato presentato nel dicembre 2024, molti dei dati citati sembrano riferirsi a periodi precedenti. Questa discrepanza temporale potrebbe essere dovuta a diversi fattori, a partire dalla pandemia che ha rallentato la raccolta e l’elaborazione delle informazioni e dalla ricerca di fonti diverse che può generare ritardi nell’aggiornamento.
L’analisi offre una panoramica critica ma costruttiva del SSN italiano, evidenziando la necessità di interventi strutturali per affrontare le sfide future e garantire un sistema sanitario equo, efficiente e sostenibile. Tuttavia, la mancanza di dati più recenti sottolinea l’importanza di migliorare i sistemi di monitoraggio per una gestione più efficace e tempestiva del sistema sanitario nazionale.