Paolo Petralia è intervistato da: Lorella Bertoglio, giornalista
Le sfide dei nuovi leader nel settore sanitario
Domanda: Dott. Petralia, quali sono le principali sfide che i nuovi leader del settore sanitario devono affrontare per realizzare la visione di “Umanità”, tema portante del Forum Sistema Salute 2024?
Risposta: Le sfide principali per i nuovi leader del settore sanitario sono molteplici:
- Integrare le tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale, nelle pratiche quotidiane, mantenendo il contatto umano e la relazione con i pazienti.
- Operare in un contesto normativo e socioeconomico in rapida evoluzione, mantenendo la flessibilità necessaria per adattarsi alle nuove esigenze di salute pubblica.
- Promuovere un approccio collaborativo e intersettoriale, considerando la sanità come un bene comune.
- Coinvolgere non solo i professionisti sanitari, ma anche pazienti, famiglie e comunità nella definizione delle strategie e delle politiche sanitarie.
Tecnologie innovative e umanità nella cura dei pazienti
Domanda: In che modo “Umanità” come fulcro del sistema sanitario può influenzare, nella cura dei pazienti, l’adozione di tecnologie innovative, come l’intelligenza artificiale e il metaverso?
Risposta: L’adozione di tecnologie innovative deve avvenire con un focus sulla crescita della consapevolezza e della capacità dei pazienti di partecipare attivamente nel loro percorso di cura. Questo approccio garantisce che tali tecnologie:
- Non siano solo strumenti di gestione, ma diventino mezzi per migliorare l’esperienza del paziente.
- Facilitino relazioni più significative tra professionisti della salute e utenti.
- Si integrino nel contesto umano, considerando l’efficacia non solo in termini tecnici, ma anche in termini di impatto sulla qualità della relazione di cura.
Promozione del benessere e della dignità del cittadino
Domanda: Perché è importante mettere al centro della sanità non solo il trattamento delle malattie, ma anche la promozione del benessere e della dignità del cittadino?
Risposta: È fondamentale per diverse ragioni:
- La salute va oltre la semplice assenza di malattia.
- Un approccio olistico riconosce il valore intrinseco di ogni individuo e il suo diritto a vivere in un ambiente che favorisca il benessere complessivo.
- Riconoscere il cittadino come portatore di bisogni di salute significa:
- Ascoltarne le esigenze
- Rispettarne la vulnerabilità
- Costruire percorsi di cura che valorizzino la persona nella sua totalità
- Questo approccio migliora la qualità della vita e crea comunità più coese e resilienti.
- Promuove una cultura della cura etica, consapevole e centrata sull’individuo.
Il ruolo dell’educazione e della cultura nella gestione del sistema sanitario
Domanda: “La chiameremo Umanità” è un progetto molto ambizioso. Quale ruolo devono avere l’educazione e la cultura nella capacità di gestione del sistema sanitario, e come possono contribuire a migliorare l’efficienza e la sostenibilità?
Risposta: L’educazione e la cultura giocano un ruolo cruciale:
- Un cittadino informato comprende meglio la propria salute e il sistema che lo circonda.
- Un approccio culturale orientato alla prevenzione può portare all’adozione di stili di vita più sani, riducendo l’incidenza di malattie croniche.
- Questo approccio porta a una diminuzione dei costi sanitari, consentendo di utilizzare le risorse per interventi innovativi e di alto profilo.
- Adottando un linguaggio condiviso e una cultura del benessere, si può migliorare il rapporto tra le diverse componenti del Sistema.
- Il risultato è un sistema sanitario più reattivo e capace di rispondere adeguatamente alle reali esigenze della popolazione.
Questa intervista offre una visione completa e articolata del concetto di “Umanità” nel sistema sanitario, evidenziando l’importanza di un approccio olistico che integri tecnologia, educazione e cultura per migliorare la salute e il benessere dei cittadini.