La medicina sta vivendo una trasformazione epocale: i gemelli digitali, un’innovazione tecnologica senza precedenti, stanno rivoluzionando il modo in cui vengono erogate le cure, spostando il focus sul paziente e garantendo trattamenti sempre più mirati e personalizzati. Questi modelli digitali virtuali permettono di simulare l’organismo umano in modo dettagliato, consentendo di pianificare interventi chirurgici, di sperimentare terapie, valutare la progressione delle malattie e ottimizzare i percorsi di cura, tutto in ambiente virtuale.
Il Progetto “Grandi Ospedali” e il Think Tank sui Gemelli Digitali
All’interno di Grandi Ospedali, sarà creato un think tank permanente dedicato ai gemelli digitali umani. Questo spazio collaborativo riunirà istituzioni sanitarie, ricercatori, aziende tecnologiche e specialisti della salute, con l’obiettivo di:
- Promuovere la Ricerca e lo Sviluppo: Studiare e implementare applicazioni avanzate dei gemelli digitali per simulare interventi chirurgici, testare farmaci e adattare le cure a ciascun individuo.
- Facilitare lo Scambio di Esperienze e Progetti: Creare una piattaforma condivisa dove professionisti possano confrontarsi su casi d’uso, successi e sfide, diffondendo le best practices.
- Supportare la Formazione Continua: Offrire corsi e workshop per formare il personale sanitario sull’uso dei gemelli digitali, aumentando la consapevolezza e le competenze necessarie per integrarli nei processi clinici.
L’obiettivo è di integrare i gemelli digitali nei processi sanitari quotidiani, rendendo la sanità più efficiente e centrata sul paziente, con un impatto tangibile sulla qualità delle cure e sull’esperienza dei pazienti.
Un Progetto Europeo Innovativo: VITAL
Uno degli sviluppi più ambiziosi in Europa è il progetto VITAL (Virtual Twins as Tools for Personalised Clinical Care), coordinato dall’Università di Gent, con l’Università di Pisa come unico partner italiano. VITAL mira a creare una piattaforma multi-organo in grado di simulare il comportamento di organi complessi, come il cuore, in pazienti con malattie cardiovascolari. “Il nostro obiettivo è andare oltre la tecnologia,” spiega la Professoressa Martina Smorti dell’Università di Pisa. “Vogliamo comprendere anche gli impatti psicologici e relazionali di questa innovazione”e Monasterio: Un’Eccellenza Italiana
Accanto a VITAL, la Fondazione Monasterio di Pisa sta già portando avanti progetti d’avanguardia nel campo dei gemelli digitali. All’interno del loro laboratorio BioCardioLab, si utilizzano modelli virtuali per pianificare interventi chirurgici complessi, simulare decorsi clinici e personalizzare trattamenti cardiovascolari. La direttrice del laboratorio, Simona Celi, sottolinea: “Possiamo creare la copia digitale ad altissima fedeltà di un cuore, persino di un neonato di quattro giorni. In sei anni, abbiamo già realizzato centinaia di digital twin” .
Come Funzionano i gemelli Digitali
Un gemello digitale è un modello virtuale che integra dati anatomici, informazioni fisiologiche, parametri clinici e la storia medica del paziente. Grazie a questi modelli predittivi, i medici possono:
- Simulare l’evoluzione delle malattie
- Testare terapie in modo non invasivo
- Ottimizzare i trattamenti per garantire una risposta ottimale
Obiettivi e Sfide de team dell’Università di Pisa è particolarmente interessato a studiare non solo l’efficacia clinica, ma anche la percezione della tecnologia da parte dei pazienti. Tra gli obiettivi di ricerca ci sono:
- Valutare i fattori di accettazione della tecnologia
- Analizzare l’impatto sulla fiducia nel sistema sanitario
- Indagare la percezione dell’intelligenza artificiale e lo stress psicologico nei pazienti .
Prospettive e Accessibilità
L’obiettivo principale di Simona Celi e della Fondazione Monasterio è garantire che i gemelli digitali non siano solo uno strumento avanzato riservato a pochi, ma una tecnologia accessibile e disponibile per tutti i pazienti, senza discriminazioni. Essendo un centro pubblico, la Fondazione Monasterio si impegna a mantenere equità nell’accesso a queste tecnologie innovative.
Inoltre, l’intento di formare personale qualificato mira a diffondere questo modello in altre strutture sanitarie, permettendo così l’uso dei gemelli digitali su larga scala in tutto il territorio. In pratica, questa iniziativa vuole garantire che ogni ospedale o centro medico possa offrire cure personalizzate attraverso i gemelli digitali, migliorando la qualità e l’equità dell’assistenza sanitaria.
Uno sguardo sul futuro
La professoressa Smorti ci propone uno sguardo sul futuro: “L’intelligenza artificiale cambierà le relazioni tra tutti gli attori coinvolti, ridefinendo aspettative e percezioni.” Con l’evoluzione dei gemelli digitali, la medicina diventa non solo più efficace, ma anche più umana, offrendo a ogni paziente un trattamento unico e su misura .
Un viaggio affascinante, dove scienza e tecnologia si fondono per un ‘nuovo’ futuro della sanità.