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L’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) ha recentemente presentato il Programma nazionale esiti, rivelando i tre migliori ospedali d’Italia. L’Humanitas di Rozzano, l’ospedale di Ancona e il Careggi di Firenze si sono distinti come le eccellenze sanitarie del paese, dimostrando un impegno costante nel miglioramento dell’assistenza sanitaria1

Le strutture premiate

L’Humanitas di Rozzano, struttura privata, si conferma per il terzo anno consecutivo come ospedale di eccellenza, raggiungendo livelli altissimi in otto delle aree monitorate. Questo risultato sottolinea l’impegno costante della struttura nel mantenere standard elevati di cura1

Tra le strutture pubbliche, l’azienda ospedaliera di Ancona ha fatto un notevole balzo in avanti, migliorando ulteriormente i suoi già ottimi risultati dell’anno precedente. La struttura ha raggiunto l’eccellenza in sette aree cliniche1

La vera sorpresa è rappresentata dall’azienda ospedaliera universitaria Careggi di Firenze, che ha compiuto un grande investimento nella qualità delle cure. Il Careggi ha ottenuto l’eccellenza in tutte e otto le aree considerate, dimostrando un impegno straordinario nel fornire cure di alta qualità1

Il metodo di valutazione

Il report Agenas ha valutato le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati, basandosi su 205 indicatori in sette aree cliniche principali: cardiocircolatorio, nervoso, respiratorio, chirurgia generale, chirurgia oncologica, nefrologia, gravidanza e parto, e osteomuscolare1

Tendenze generali nel sistema sanitario italiano

Il report ha evidenziato anche alcune tendenze generali nel sistema sanitario italiano:

  • Aumento dei ricoveri: Nel 2023, i ricoveri sono tornati ai livelli pre-Covid, con quasi 8 milioni di ricoveri, 312.000 in più rispetto al 20221
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  • Miglioramenti in aree specifiche: Si è registrato un miglioramento nella tempestività degli interventi per fratture del femore e nella riduzione della degenza post-operatoria per colecistectomia laparoscopica1
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  • Criticità nei punti nascita: Circa un terzo dei punti nascita non raggiunge la soglia di sicurezza di 500 parti l’anno, evidenziando una necessità di riorganizzazione in questo settore1
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  • Frammentazione nelle cure oncologiche: Persiste una frammentazione nella cura dei tumori, con molti pazienti operati in strutture con bassi volumi di attività, soprattutto per il tumore del pancreas1
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Il direttore generale dell’Agenas, Domenico Mantoan, ha sottolineato che l’obiettivo di questa valutazione non è assegnare premi o penalità, ma spingere verso un continuo miglioramento dell’assistenza sanitaria in tutto il paese1

Questa classifica offre una panoramica importante sullo stato della sanità italiana, evidenziando eccellenze e aree di miglioramento, e fornendo uno strumento prezioso per orientare le future politiche sanitarie nazionali e regionali.

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