La partecipazione: il volano per l’umanizzazione delle cure nell’AOU di Modena di Claudio Vagnini e Ilenia Doronzo

Condividi questa storia!

Condividi con noi le tue idee

Antonio Davide Barretta
Informazioni facoltative per interagire e rimanere in contatto

Mettere la persona al centro, valorizzarne l’unicità, la storia. L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, diretta dal Dott. Claudio Vagnini, ha cambiato l’approccio operativo lavorando non solo sulla presa in carico della patologia ma soprattutto sul progetto di vita del paziente.

La salute, riprendendo la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità nei termini di “stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non soltanto come assenza di malattia o infermità”, si declina, infatti, nella possibilità di ammalarsi e guarire, secondo una dinamica di continue riorganizzazioni funzionali che prevedono l’attraversamento di disarmonie e criticità, essa è, quindi, una forza rigeneratrice capace di ricostituire senso di compattezza e unicità al soggetto. Gli ospedali modenesi, impegnati a promuovere la salute della cittadinanza, si sono, quindi, organizzati affinché l’unicità e la dignità delle persone restassero sempre integre. L’assunzione fondamentale che ha caratterizzato questo investimento  si basa sulla consapevolezza che la condizione di salute o di malattia sia la conseguenza dell’interazione tra fattori biologici, psicologici e sociali.

La spinta propulsiva, che ha, però, permesso all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena di trasformare una visione aziendale in politica aziendale, è stata la capacità di contraddistinguersi come organizzazione relazionale.

Negli ultimi anni l’AOU modenese ha, infatti, assegnato una rilevante importanza al coinvolgimento dei propri stakeholders nel governo dell’azienda, promuovendo lo sviluppo e l’adozione sistematica di approcci partecipativi. In particolare, è stata prevista la presenza di rappresentanti del Comitato Consultivo Misto nel Board Aziendale impegnato sul tema dell’umanizzazione delle cure, oltre a quella dei referenti della Direzione Sanitaria e di Presidio e degli Uffici in Staff.

Le Associazioni di Volontariato, che rappresentano la voce dei cittadini nell’organismo aziendale misto, sono state quindi coinvolte nel luogo deputato da un lato a progettare le azioni di umanizzazione delle cure nell’ospedale, dall’altro a monitorare i processi assistenziali e adottare le azioni di miglioramento del grado di umanizzazione delle cure ove necessario.

Si nota come il territorio socio-economico di riferimento per l’AOU di Modena non sia stato considerato come uno spazio di prossimità fisica preesistente, oggettivamente dato ma al contrario un soggetto attivo, che pone a sua volta domande, manifesta necessità, offre e crea, così, conoscenza.

Nel percorso che si è avviato, di fatto, risultano fondamentali i legami con le Associazioni di Volontariato esistenti nella realtà locale, i quali hanno dato il via ad una forma comunicativa capace di richiamare l’attenzione degli enti del terzo settore, riuscendo a coinvolgerli così da suscitare da parte loro aperture al dialogo e offerte di collaborazioni di varia natura.

Le Associazioni di volontariato, infatti, non solo sono state coinvolte nel Board dell’umanizzazione delle cure che utilizza i principi della ricerca azione partecipata coinvolgendo direttamente i destinatari degli interventi, e in questo caso particolare i propri rappresentanti, bensì hanno svolto anche un ruolo attivo nei progetti di umanizzazione delle cure approvati e in seguito realizzati in azienda.

Un esempio concreto di questo cambiamento di paradigma è dato dall’attivazione in azienda di un progetto dal titolo “Tempo Volontario”. Nel 2023, infatti, il Board dell’umanizzazione delle cure ha approvato questo progetto, partecipando alla definizione degli obiettivi e delle azioni da svolgere per realizzarli. Le Associazioni di Volontariato sono state, quindi, coinvolte nell’identificazione e nella soluzione dei problemi ma, come il nome del progetto richiama, hanno al contempo mobilitato abilità e risorse per produrre i risultati desiderati.

Nello specifico, “Tempo volontario” è ad oggi attivo presso le Unità Operative di Geriatria e di Ortogeriatria e vede coinvolti volontari formati afferenti alle associazioni “AVO” e “G.P. Vecchi”. Questi volontari collaborano con il personale sanitario, in particolare con i terapisti occupazionali e della riabilitazione psichiatrica, nell’intento di meglio scandire i tempi dell’ospedalizzazione. I pazienti a rischio di disorientamento spazio-temporale e di delirio vengono impegnati nella riacquisizione dei ritmi circadiani attraverso attività che si estrinsecano in programmi di re-orientering, tutela nel wondering, giochi, lettura dei giornali e conversazione, ossia in tutte quelle routine proprie del paziente e che questi svolge abitualmente al suo domicilio con lo  scopo, quindi, di evitare momenti troppo lunghi di solitudine e pertanto possibili fonti di elucubrazioni e di pensiero delirante e altresì di prevenire una significativa percentuale di episodi di contenzione grazie all’osservazione e a un’adeguata relazione di sostegno al paziente.

Una seconda esperienza riguarda il progetto denominato “EndoGym”. Tale progetto è rivolto alle pazienti affette da endometriosi con dolore miofasciale e dispareunia afferenti all’ambulatorio di Endometriosi e Dolore Pelvico Cronico dell’AOU di Modena e si propone di valutare i diversi benefici dati dalla pratica dello Yoga sul dolore miofasciale e dispareunia nel contesto della riabilitazione del pavimento pelvico.

In particolare, l’AOU di Modena ha deciso di sfruttare degli spazi in orari in cui non fossero utilizzati. La palestra situata all’Ospedale Civile di Baggiovara è, infatti, diventata il luogo dove far convergere i professionisti dell’azienda, ginecologi e fisioterapisti, insieme agli insegnanti di Yoga volontari dell’associazione APE Onlus. Questo binomio ha permesso l’adozione di un approccio innovativo basato su lezioni frontali di Yoga di sessanta minuti e due incontri, nei tre mesi di corso, tenuti dal gruppo di fisioterapisti dell’UOC di Medicina Riabilitativa.

La strada che si è intrapresa è quella della complessità della risposta ai bisogni delle persone e al contempo dell’integrazione tra soggetti sociali differenti i quali, così facendo, hanno trovato nella realizzazione di obiettivi comuni la valorizzazione della propria, inconfondibile, preziosa specificità.

Gli esempi citati rappresentano solo due dei sedici progetti approvati e avviati nei due ospedali modenesi dal 2023. Gli interventi di umanizzazione delle cure sono stati introdotti in Azienda a livello trasversale, è stata, infatti, coinvolta l’intera comunità dei curanti prima attraverso un corso di formazione dal titolo “Accreditamento ed umanizzazione delle cure: applicazione di strumenti di project management” rivolto ai medici e agli infermieri e successivamente favorendo la partecipazione al Board Aziendale impegnato sul tema dell’umanizzazione delle cure, su invito per le tematiche trattate, di professionisti rappresentanti delle varie aree specialistiche sia per la componente medica che infermieristica e tecnica.

Questo il metodo che ha permesso di sistematizzare il processo di costruzione degli interventi di umanizzazione delle cure, offendo l’opportunità di operazionalizzare il processo stesso e, quindi, di tradurre la teoria in prassi facilitandone la comprensione e la trasmissibilità dei concetti tradotti in azione.

Per concludere, l’AOU di Modena si pone l’obiettivo di continuare a perseguire questa politica aziendale ampliando sempre di più il ventaglio della progettazione sul tema dell’umanizzazione delle cure, valorizzando le sinergie con i diversi stakeholders e sviluppando rapporti di collaborazione con altre Aziende Sanitarie, nella convinzione che lo scambio di buone pratiche rappresenti una delle metodologie più efficaci e funzionali allo sviluppo di sistemi aziendali complessi e fortemente professionalizzati.

Per approfondimenti ed eventuali visite aziendali è possibile rivolgersi ai seguenti contatti:

Dott. Claudio Vagnini – Direttore Generale AOU di Modena

e-mail: direttoregen.seg@aou.mo.it

Dott.ssa Ilenia Doronzo – Referente Aziendale Umanizzazione delle Cure, AOU di Modena

e-mail: doronzo.ilenia@aou.mo.it

Articoli recenti