Certificazione delle Competenze: Un Imperativo per la Valorizzazione dei Professionisti Sanitari

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15 Aprile 2024

di Camilla Giovannini

Nel tessuto complesso e cruciale del sistema sanitario, i professionisti sono il pilastro su cui poggia la qualità e l’efficacia delle cure. Tuttavia, il loro valore e il loro impegno spesso non vengono adeguatamente riconosciuti e valorizzati. È qui che entra in gioco la certificazione delle competenze come strumento essenziale per garantire la qualità dell’assistenza e il costante aggiornamento delle skills.

Articolo in 5 secondi

Qual è il ruolo della certificazione delle competenze nel settore sanitario?

La certificazione delle competenze serve a garantire la qualità dell’assistenza e il continuo aggiornamento delle abilità dei professionisti sanitari, fornendo un riconoscimento ufficiale delle loro skills basato su standard riconosciuti

Perché la formazione continua da sola non è più sufficiente per i professionisti sanitari?

La formazione continua, spesso percepita come un adempimento formale, non sempre corrisponde alle esigenze pratiche e all’evoluzione del settore, rendendo necessaria una valutazione oggettiva e la certificazione delle competenze acquisite

Come influenza la certificazione delle competenze la reputazione e la carriera dei professionisti sanitari?

La certificazione rafforza la posizione del professionista nel mercato del lavoro, aumenta la sua visibilità e notorietà, e promuove una cultura di eccellenza e miglioramento continuo all’interno delle organizzazioni sanitarie

È sufficiente ottenere una volta per tutte la certificazione delle competenze?

No, è fondamentale un sistema di aggiornamento e valutazione continua per assicurare che i professionisti mantengano le competenze aggiornate rispetto ai cambiamenti nel settore sanitario

Qual è il vero valore aggiunto della certificazione delle competenze per i professionisti sanitari?

Oltre a essere un riconoscimento del loro impegno e delle loro abilità, la certificazione motiva i sanitari ad investire nello sviluppo professionale e sostiene la creazione di un ambiente di lavoro incentrato sull’eccellenza e l’innovazione.

In un contesto in cui la tecnologia e la ricerca avanzano ad un ritmo vertiginoso, i professionisti sanitari devono rimanere al passo con gli ultimi sviluppi per fornire un’assistenza sicura ed efficace. La formazione continua è fondamentale, ma non è più sufficiente da sola, in quanto sta apparendo sempre più come un mero adempimento formale, spesso lontano dalla pratica quotidiana. Le sessioni di formazione, standardizzate e poco mirate, sembrano rappresentare quasi più un ostacolo che un’opportunità di crescita professionale. È cruciale, quindi, ripensare ad un sistema di valutazione che misuri in modo oggettivo le competenze acquisite e che le certifichi in maniera credibile e trasparente.

La certificazione delle competenze non solo fornisce un riconoscimento ufficiale da parte di un Ente Terzo (Organismo terzo indipendente, accreditato secondo la Norma ISO/IEC 17024) delle skills professionali sulla base di standard riconosciuti a livello nazionale ed internazionale, ma svolge anche un ruolo cruciale nel garantire la sicurezza dei cittadini.  Naturalmente la certificazione delle competenze non rappresenta un titolo abilitante (rilasciato obbligatoriamente dalle Università) ma permette di rafforzare la presenza del professionista nel mercato del lavoro e specificatamente nei settori ad essa afferenti. Inoltre, questo riconoscimento contribuisce ad accrescere la reputazione, la visibilità e la notorietà sia del professionista che dell’organizzazione per cui lavora.

Inoltre, questo strumento è un incentivo potente soprattutto per i sanitari. Essi sono motivati a investire nel proprio sviluppo professionale sapendo che il loro impegno verrà riconosciuto e premiato. Ciò crea una cultura di eccellenza e miglioramento continuo che porta benefici diretti agli utenti e all’organizzazione.

Tuttavia, non basta semplicemente certificare le competenze una volta per tutte. È necessario un sistema di aggiornamento e valutazione continua per garantire che i professionisti mantengano le loro competenze al passo con i cambiamenti nel settore sanitario. Piuttosto che seguire un programma predefinito, i professionisti dovrebbero avere l’opportunità di selezionare corsi e attività formative in base alle proprie esigenze e agli obiettivi di carriera, con lo scopo di migliorare e dimostrare le competenze richieste.

La valutazione delle skills dovrebbe essere mirata e specifica per l’ambito in cui opera il professionista sanitario. Ogni settore della sanità ha le proprie esigenze e competenze necessarie, e il sistema di certificazione ne deve tenerne conto, attraverso la declinazione degli standard dei profili di competenza (o profili di posto). Solo così possiamo essere sicuri che i professionisti siano preparati ad affrontare le sfide specifiche del loro campo.

Infine, la certificazione delle competenze non dovrebbe essere vista come un onere aggiuntivo, ma come un investimento nella qualità dell’assistenza sanitaria: è un investimento che porta benefici tangibili per i cittadini, i professionisti e l’intero sistema sanitario.

In conclusione, la certificazione delle competenze è un imperativo per la valorizzazione dei professionisti sanitari e per garantire la qualità e la sicurezza dell’assistenza. È tempo di adottare un approccio sistemico e rigoroso alla certificazione delle competenze, affinché i professionisti sanitari possano continuare a fornire cure sicure ed efficaci in un ambiente in continua evoluzione.

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