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Come attivare nuove prestazioni ospedaliere senza costi aggiuntivi

Le aziende sanitarie pubbliche sono da sempre impegnate nel garantire standard elevati di qualità, tempestività e appropriatezza delle cure. Nella crescente necessità di prestazioni chirurgiche e in un’ottica di razionalizzazione delle risorse disponibili, l’adozione di modelli organizzativi innovativi rappresenta una soluzione strategica per potenziare la capacità produttiva, migliorare l’efficienza e ampliare l’accesso alle cure.
Tra le soluzioni emergenti si sta affermando il modello dell’insourcing clinico, che consente di attivare direttamente all’interno delle strutture pubbliche attività ambulatoriali e chirurgiche attraverso l’integrazione di risorse esterne qualificate, con modalità flessibili e pienamente compatibili con la missione istituzionale. Questa nuova modalità permette di ottenere significativi margini di risparmio, senza impattare sulla struttura organizzativa o sui costi attuali.

Cos’è l’insourcing clinico

L’insourcing consiste nell’attivazione di servizi sanitari – ambulatoriali o chirurgici – direttamente all’interno delle strutture pubbliche, attraverso l’integrazione temporanea o continuativa di aziende partner esterne qualificate. A differenza delle convenzioni classiche con il privato accreditato, non si tratta di acquistare prestazioni da soggetti esterni, ma di riportare direttamente l’attività all’interno della struttura, con personale dedicato e in coordinamento con la direzione sanitaria.
Il modello non sostituisce il personale interno, ma lo affianca strategicamente nei momenti in cui le risorse disponibili non sono sufficienti a coprire l’intera capacità produttiva o a rispondere a esigenze straordinarie. Può inoltre essere attivato in forme miste, valorizzando le competenze interne e favorendo modelli collaborativi. È particolarmente utile nei contesti in cui mancano risorse per saturare la capacità operativa esistente (es. sale operatorie sottoutilizzate per carenza di organico) o dove è necessario affrontare picchi di domanda, ridurre le liste d’attesa o rispondere a campagne straordinarie.

Come funziona

Il progetto di insourcing si struttura con équipe complete che operano in autonomia organizzativa, ma sotto la supervisione e programmazione dell’ente pubblico. La fornitura comprende non solo il personale, ma soprattutto materiali, tecnologia, logistica e, ove necessario, interventi di adeguamento degli spazi. Le attività sono tracciate e compatibili con l’infrastruttura amministrativa esistente. Tutto avviene nel rispetto della normativa vigente, con una netta separazione tra attività pubbliche e private, sia sotto il profilo strutturale che contabile, e con tempi e percorsi organizzativi compatibili con il raggiungimento degli obiettivi e della missione istituzionale.

Perché scegliere l’insourcing rispetto all’outsourcing

L’insourcing clinico si è dimostrato più efficiente e sostenibile rispetto all’esternalizzazione di servizi sanitari. In UK, diversi NHS Trust hanno ridotto i costi per trattamento e abbattuto le liste d’attesa attivando équipe interne nei fine settimana e in orario serale, sfruttando capacità ospedaliere inutilizzate (Health Foundation, 2022–2023). In Emilia-Romagna, oltre il 90% dei tempi obiettivo per le visite ambulatoriali è stato raggiunto ampliando l’offerta interna (Regione Emilia-Romagna, 2019).
Al contrario, l’outsourcing di servizi clinici e di supporto è associato a peggiori esiti per i pazienti e a inefficienze nel lungo periodo: in UK, l’aumento dell’esternalizzazione ha coinciso con un incremento della mortalità evitabile e tassi di MRSA più elevati (The Lancet Public Health, 2022; Stephens et al., 2020).

I vantaggi per l’ente sanitario

  • Incremento immediato dell’attività produttiva: l’ente può aumentare il numero di prestazioni erogate a parità di costi, saturando slot operatori attualmente inutilizzati e senza ricorrere a nuovi concorsi o assunzioni, grazie a tempi di attivazione rapidi.
  • Nessun investimento iniziale: gli eventuali adeguamenti strutturali, le tecnologie o i macchinari necessari sono a carico del partner, che li realizza in autonomia e li mette a disposizione dell’Azienda. Questo consente l’attivazione del servizio senza oneri anticipati né nuovi impegni di spesa.
  • Risparmio e reinvestimento: le prestazioni vengono remunerate con una tariffa inferiore rispetto al DRG standard, permettendo di trattare un numero maggiore di pazienti a parità di budget. Il modello contribuisce così al raggiungimento degli obiettivi LEA, al miglioramento dell’accessibilità e alla riduzione della mobilità passiva.
  • Governance trasparente: la programmazione delle attività resta sotto il pieno controllo dell’azienda sanitaria, che definisce obiettivi, volumi e priorità in base alle proprie esigenze operative.

Come attivarlo

L’insourcing può essere avviato attraverso diverse modalità contrattuali, nel rispetto della normativa regionale e nazionale: procedure aperte, partnership pubblico-privata o percorsi di riqualificazione funzionale e strutturale. In molti casi è suggerita una fase iniziale di analisi di fattibilità, con definizione dei volumi, degli spazi, delle risorse e degli obiettivi.

Un’opportunità strutturale per il SSN

L’insourcing clinico è un modello organizzativo che consente di rafforzare strutturalmente l’erogazione pubblica delle cure. Il suo valore risiede nella capacità di integrare risorse esterne in modo trasparente, senza compromettere la missione pubblica, e con un impatto immediato sul sistema di offerta. Nelle attuali condizioni generalizzate di carenza di personale, rigidità assunzionali e bisogno crescente di prestazioni, rappresenta una delle strategie più concrete per garantire sostenibilità, risparmio e accessibilità delle cure.

Tra i principali operatori specializzati in questo ambito, GAPMED offre soluzioni di insourcing clinico complete e modulabili, fornendo équipe dedicate, logistica operativa, tecnologia e supporto gestionale. Con un approccio operativo collaudato, l’azienda affianca le direzioni sanitarie nella gestione integrata delle attività, garantendo risultati misurabili in termini di produttività, efficienza e accessibilità.

In collaborazione con GAPMED ITALIA

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